“Cambiamento e qualità di vita evangelica”. Quale profezia della Vita Consacrata?
Questo è stato il tema del convegno USMI Regionale della Basilicata, al quale noi religiose dei diversi Istituti abbiamo partecipato dall’11 al 13 Febbraio. Quest’anno la presidente dell’ USMI, Sr. Licia, e il consiglio, hanno invitato la Madre Regina Cesarato PDDM, come relatrice in questo convegno. Ogni comunità delle diverse diocesi di appartenenza si è organizzata circa le modalità del viaggio e la permanenza all’Hotel Heraclea – Policoro (Mt).
C’era una grande gioia evangelica quando noi religiose ci incontravamo e ci salutavamo, soprattutto per la numerosa presenza. La presenza di ognuna di noi era una ricchezza, perché attraverso il nostro essere consacrate mostravamo la gioia del Vangelo. Ci siamo tutte accorte che ci guardavano e rimanevano colpite della nostra libertà nel parlare nonostante le nostre diversità : le culture, i colori della nostra pelle, la lingua, il modo di esprimerci, gli abiti che indossiamo e tanto altro. Non c’era bisogno di tante parole, perché lo scopo era unico, quello di essere unite allo Sposo, che ci chiama ogni giorno a portare la buona notizia a tutta la gente di buona volontà .
Il primo incontro di questo convegno è stato il saluto introduttivo della relatrice, ci ha dato un gran segno d’accoglienza, come sempre quando c’è questa possibilità e opportunità . Tutte eravamo in ascolto mentre la relatrice parlava e spiegava il tema del convegno. Dopo la breve introduzione, alcune facevano domande e richieste e la madre rispondeva utilizzando la Sacra Scrittura, dove si trovano tutte le risposte di Nostro Signore Gesù e gli esempi da seguire nel nostro cammino di vita consacrata. Alla fine siamo rimaste nella sala d’incontro per proseguire la preghiera del vespro, animata e guidata da una sorella di ogni Istituto.
   Alle ore 20:00 ci siamo riunite nella sala da pranzo per la cena e ognuno era libera di scegliere il posto. Era un dono molto grande quando si condivideva, si raccontava, si dicevano delle parole belle con la novità che si vive oggi nel nostro mondo così cambiato. Si parlava con le sorelle che non appartengono allo stesso Istituto, e si sentiva la forza e il coraggio dello Spirito che soffia in ciascuno di noi.
IL secondo giorno di convegno si parlava di come si vive in questo tempo di grazia, nel quale l’eternità di Dio è già entrata. Geograficamente, avevamo origini molto diverse, ma tutte avevamo ricevuto la grazia della vocazione ed è importante che ogni singola persona sappia accogliere la persona che viene da un altro mondo. E’ un incontro di cui rendere grazie al Signore, perché la vita di ognuna è una vocazione fondamentale. Il nostro desiderio è quello di avere fiducia in Dio. La vita non cambia, ci vuole la fede. È personale la nostra relazione di fede con il Vivente, il Risorto. Ognuno di noi è una storia sacra e vive con un cuore grande e apostolico. La nostra vocazione come Discepole di Gesù Eucaristico è centrata proprio sulla preghiera illuminata dalla Parola di Dio che ci guida ogni giorno. La Chiesa ci offre sempre nuovi documenti per aiutarci a comprendere il senso della nostra offerta senza misura. Ognuna è responsabile dell’altra, ecco perché il dialogo è molto importante e non possiamo dire che non abbiamo tempo. È una grazia che una consorella chieda all’altra di parlare. Insieme ci aiutiamo correggerci. La madre quando parlava di tutto questo si rapportava sempre al vangelo. Il coraggio ci aiuta a essere forti anche nelle difficoltà perché non c’è timore in chi vive nella pace con il Signore. La nostra missione inizia dal proprio ambiente imparando ad amare chi ci sta accanto. Alle ore 12.00 ci siamo riunite per lodare il Signore nella Chiesa vicina all’Hotel. Ognuna era felice di partecipare al banchetto spirituale. Le suore giovani animavano la liturgia.
E così ringraziamo il Signore per tutti i doni che abbiamo ricevuto e ancora per quelli che riceveremo. L’Eucarestia, che è la nostra forza, sazia la fame della nostra esistenza e ci dona vigore per continuare a vivere fino a che il nostro Dio vorrà portarci al suo regno senza fine.
La sera dopo cena le giovani suore preparavano i giochi. Tutti erano invitati alla gioia perché nello stare insieme si provava il senso della fraternità .
L’ultimo giorno si è parlato della missione e la madre prendeva esempi dai tanti personaggi biblici, cominciando dai grandi profeti fino agli Apostoli. La nostra missione è un cammino che si compie soltanto quando rimaniamo nell’abbraccio di Dio Onnipotente. Quando parteciperemo al banchetto celeste porteremo il nostro profumo di Santità , le lacrime di gioia e il bacio di un amore sincero verso il Signore. Questi sono i tre segni tipici della vita consacrata. La donna che asciugò i piedi di Gesù con i suoi capelli aveva capito l’importanza della presenza di Gesù. Noi consacrate siamo chiamate ad essere un segno di amore senza calcolo, nella generosità e nella gratuità . Se entriamo in questa dinamica c’è sempre la novità . La nostra è una vita profumata, svuotata e spezzata che va condivisa con tutti i fratelli che incontriamo ogni giorno.
Gratitudine è la parola che possiamo esprimere tutte quante noi che abbiamo partecipato a questo convegno. Andiamo avanti senza mai stancarci, in questo mondo pieno di novità . La profezia di questo mondo cambiato non è la tecnologia, nemmeno i mezzi di comunicazione, ma siamo noi. Quando cambiamo vita è allora che il nostro mondo cambierà .
 Grazie di tutto il cuore.
Noi suore Dge nella diocesi di Tricarico
che abbiamo partecipato
al  convegno  USMI   Regionale
della Basilicata.