La sua celebrazione eucaristica.
Nel celebrare i divini misteri, c’era tutto il riflesso dell’amore e del dolore di Gesù, la luce che emanava dai suoi occhi immersi in una realtà interiore con la sua partecipazione a tale mistero; si poteva cogliere in Lui la parola di san Paolo: “Cercate le cose di lassù dove si trova Cristo alla destra del Padre.” (Col 3,1-2).
La celebrazione dei divini misteri, che precedeva le attese ore di adorazione eucaristica, era per il Padre Raffaello, la fonte sempre zampillante alla quale si dissetava e immergeva la sua anima ricolma di Spirito Santo, nell’unica gioia che procurava al suo cuore, nel possesso di tale realtà e pienezza, “Dio con noi, Dio in noi”. Le parole di San Paolo risuonavano in Lui sempre attento all’ascolto; non sono più io che vivo ma Cristo vive in me. (Gal 2,20). Le miserie umane? Che anime e anime di ogni condizione, deponevano in lui liberandosi da ogni peso, non turbavano il suo cuore di Padre e Pastore, abitato dal Dio-Amore. La sua gioia? Vedere incarnato nelle sue figlie spirituali il fine per cui avvenne la fondazione delle Suore D. G. E, essere nella chiesa le adoratrici e riparatrici del Mistero Eucaristico. La realtà di una così intensa vita interiore? La radice profonda della fede nell’adorabile volontà di Dio, con una devozione vissuta alla Santissima Vergine, che il Padre con affetto filiale chiamava Madonna Santa. P.S: Non ero disposta a fare questo lavoro, ho chiesto aiuto al venerato Padre. Durante la notte, nel sonno mi ha istruita, ma il mio rammarico allo svegliarmi è stato grande, diverse sue esortazioni non erano più in me. Dopo questo ho notato in me un risveglio di fede. Ecco uno dei mille miracoli spirituali che il Padre dispensa a chi crede.
Sr Degna Lombardi (nel 30.mo anno di fondazione)