Naturalmente non sono portata a mettere su carta i miei sentimenti, ma questa volta l’invito della Madre a comunicare i ricordi del Padre, mi ha spinto a farlo. I miei ricordi sono infantili, ma per me sono stati e sono sempre tanto preziosi.
Sono nata a Tricarico il 22/10/194… Ero quindi un’adolescente quando il nostro amato Padre Fondatore lasciava questa terra per il cielo, ma quando lo penso mi vengono innanzi i pochi momenti che mi hanno dato la possibilità di conoscerlo. Il primo ricordo risale al 29/05/1954, giorno della mia prima Comunione e Cresima. Una giornata che ha segnato la mia vita con la presenza di due persone speciali:
-La mia maestra di prima elementare, la signorina Ninetta Iuvone, che ci preparò a ricevere i due sacramenti;
-la figura del Vescovo Mons. Raffaello Delle Nocche, che a mezzogiorno, in Cattedrale, nella cappella del Santissimo Sacramento, ci amministrò il Sacramento della Cresima.
Mi colpì la figura del Padre che dal suo volto emanava tanta serenità , dolcezza e luce celestiale. Di quel momento ricordo con tanta commozione il segno di croce che il Padre mi segnò sulla fronte e che non ho mai dimenticato e lungo il cammino della mia vita l’ho sempre considerato come l’inizio della mia chiamata alla vita consacrata. Il 05/03/1955 all’improvviso rimasi orfana di padre e la mia insegnante Ninetta Iuvone, con la direttrice della Scuola Elementare Esterina Massaioli, pensarono di alleggerire la difficoltà in cui venne a trovarsi mia madre, sola con tre figli in giovane età , mandando me, la più piccola, in orfanatrofio a S. Antonio. Anche quell’avvenimento, in seguito, l’ho considerato provvidenziale, in quanto mi ha dato la possibilità di incontrare spesso il Padre. Ed è stato proprio a S. Antonio che ho avuto l’occasione di vederlo quando venne per l’ultima volta in casa Madre: era il 30/10/1960. Ero presente quando il Padre arrivò in macchina. Ho ben chiaro l’incontro che avvenne tra il Padre e Suor Elvira Lombardi, che giaceva a letto da anni e che fu portata dal Padre sulla sedia. Quell’incontro fra persone sofferenti toccò molto il mio giovane cuore. Il terzo ricordo è del 25/11/1960. Stavamo tutte, Suore e ragazze, pregando per il Padre, quando fummo scosse dal rintocco delle campane che a distesa annunziavano la dipartita del Padre. Il giorno dopo mi trovai all’Episcopio tra una fila interminabile di persone, che silenziosamente si avvicinavano al corpo composto nella bara, per dare l’ultimo saluto all’amato e indimenticabile Vescovo di Tricarico. Testimonianza di una Discepola di G. E. Sono grata e riconoscente al Signore per avermi concesso queste piccole occasioni per conoscere colui che, in seguito, sarebbe stato il faro della mia vita facendomi innamorare del suo carisma Eucaristico.
Suor Maria Carmela D’Aloia