Oggi si inaugura ufficialmente il centenario della nostra diletta Famiglia Religiosa, nella Cattedrale di Tricarico, che ci ha viste riunite in tante circostanze importanti, pietre miliari della nostra storia. Molte Discepole da varie case d’Italia sono convenute, per partecipare a una Celebrazione solenne, punto di partenza di un cammino annuale di conversione, azione di grazie, rinnovamento per un nuovo slancio missionario. La celebrazione è stata davvero commovente. A presiederla è stato invitato il Segretario della Congregazione dei Religiosi e Società di Vita Apostolica, l’arcivescovo Monsignor José Rodriguez Carballo. È iniziata con la processione partita dall’atrio dell’Episcopio con quest’ordine: i ministranti con la Croce, tutte le Discepole presenti con l’abito bianco dell’adorazione, i sacerdoti, il Vescovo di Tricarico, Monsignor Giovanni Intini, Padre Pierluigi Nava, religioso monfortano, sottosegretario della CIVCSVA, l’arcivescovo e S.E. Monsignor Carballo con il pastorale, quello usato dal nostro Venerabile Padre. L’ingresso è stato davvero spettacolare con le oltre cento Discepole biancovestite che hanno occupato le due file di banchi della navata centrale.
Il Vescovo di Tricarico ha rivolto il saluto all’arcivescovo e ha presentato magistralmente il motivo e lo scopo della celebrazione, riandando all’originaria ispirazione della Congregazione nel cuore del Venerabile Raffaello Delle Nocche, citando una lettera a Linda Machina del 21 gennaio 1923, che indica nella spiritualità eucaristica l’unica certezza del piano non ancora abbozzato. Oggi, dice il vescovo, quel disegno è realizzato ed ha attirato giovani da ogni continente, che dall’Eucaristia che adorano, come da sorgente traggono sostegno ad opere di apostolato a servizio dei più bisognosi. Al termine della Liturgia della Parola l’Arcivescovo ci ha offerto con trasporto una incisiva omelia, congratulandosi con la nostra storia nata dal cuore di un santo vescovo, con il sigillo ecclesiale dell’ispirazione divina, interpretata dal Santo Padre Pio XI, che esortò il giovane vescovo a fondare lui stesso una Famiglia religiosa, per avere l’aiuto che cercava invano in altri Istituti, per i tanti bisogni della diocesi a lui affidata. La data di nascita dell’Istituto, 4 ottobre 1923, lo ha portato a parlare dello spogliamento ad imitazione di San Francesco, raccomandato anche dal Fondatore alle Discepole. Altro tema da lui sviluppato è stato quello dell’ecclesialità del carisma, che ci è dato non per noi stesse, ma per la Chiesa e il Popolo di Dio.
Siete nate per i bisogni del popolo – ci ha detto – siate le suore del popolo, fatevi carico dei drammi della gente di questo tempo in ogni territorio in cui operate. Il vostro Fondatore ha anticipato quello che Papa Francesco dice continuamente, di andare alle periferie. Infine l’arcivescovo ci ha ricordato le ultime commoventi parole del Padre, esortandoci alla fedeltà: ”figliuole, non ripigliamoci nulla di quanto abbiamo dato al Signore”, ma a una fedeltà dinamica e creativa e a uno sguardo fiducioso verso il futuro, che, come dice il nostro Padre, solo Dio conosce, a noi non è dato sapere, ma crediamo che è Lui a guidare i nostri passi realizzando il suo disegno d’amore.
Dopo l’omelia, tutte le Discepole si sono levate in piedi e hanno rinnovato i Voti recitando la formula per devozione. La Liturgia eucaristica è stata animata dai canti del Coro della Cattedrale.
Dopo il rito di comunione, la Superiora generale, Madre Maria Giuseppina Leo, ha rivolto parole di ringraziamento alle autorità religiose, civili e militari, alle Discepole e a tutti i presenti. Lo ha fatto con gli stessi sentimenti espressi dal Fondatore, ricordando le sue parole nell’accogliere l’obbedienza del Santo Padre e nel consegnare al coadiutore, dopo 38 anni di episcopato, questa terra e i figli tanto amati, con la seguente paterna condivisione: “Con quanto amore sia venuto in mezzo a voi Dio lo sa e credo lo sappiate anche voi, poiché nulla mi ha scoraggiato, nulla mi è sembrato troppo brutto, devo anche rendervi testimonianza che ho ringraziato sempre Dio di avermi mandato in mezzo a voi e non in altre parti e di non aver mai accolto un pensiero solo che da voi mi allontanasse.” La Madre ha poi espresso l’augurio suo e di tutte le Discepole che quest’anno centenario, a partire da questa suggestiva Eucaristia, segni l’inizio di un cammino nuovo di fedeltà al carisma, seguendo le orme del nostro Venerabile Padre e affidandoci alla Madonna per essere sostenute nel servizio dei poveri e nel portare sollievo alle ferite dell’umanità, dovunque il vento dello Spirito ci porterà.
Prima della benedizione finale, i Celebranti hanno lasciato il presbiterio e si sono recati presso il monumento del Venerabile Raffaello Delle Nocche, per venerarlo e pregare per la sua beatificazione. Ritornati all’altare, l’arcivescovo e il Vescovo di Tricarico hanno benedetto l’Assemblea, abbracciando anche nella benedizione tutte le persone che soffrono e il mondo intero, in particolare quei paesi martoriati dalla guerra, specialmente l’Ucraina.