Corpus Domini, 16.6.1933
In questo mese di Giugno cadono le feste più belle e più nostre; il Corpus Domini, il Sacro Cuore, la cui ottava si conclude con la festa del Cuore Eucaristico di Gesù, il mistero proprio, col quale onoriamo Gesù nella nostra Congregazione. Sia in questi giorni tra voi, una vera gara di umiltà : umiltà interna, più che esterna. I Santi si credevano indegni di stare in mezzo agli altri e noi ci lamentiamo, se non siamo salutati, se non siamo considerati e stimati… Ora ognuna deve nell’interno stimare di essere trattata sempre meglio di quello che merita: ognuna di voi deve esercitare l’umiltà , combattendo ogni pensiero di stima propria, di gelosia, combattendo tutte quelle passioni che dispiacciono al Sacro Cuore e vi impediscono di adempiere la vostra missione. Il Sacro Cuore, che fa tutte le grazie a chi confida in Lui, faccia alla nostra Congregazione questa grazia: che da oggi ognuna di voi imiti Lui. Egli ha detto: «Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore», qui è tutto; qui è l’unica cosa necessaria; potreste avere tutte le doti migliori, scienza, attività … Se non avrete l’umiltà tutto il resto sarà un nulla. Confidiamo nel Cuore di Gesù. (Tratt. Pag. 111)