Laici D.G.E. | Brevi note storiche | Lettera Sup. Generale |
ASSOCIAZIONE LAICI D. G. E.
I tempi li conosce il Signore!…..
Fra le varie proposte in Capitolo, quella dell’Associazione Laici trovava per diverso tempo difficile l’attuazione. Ora, però, il sogno sembra essersi concretizzato e rendo lode al Signore per l’esperienza fatta a Tricarico, S. Antonio, nella nostra Casa Madre nei giorni 1, 2 e 3 Aprile mentre il gruppo dell’Associazione Laici DGE si preparava a rinnovare la “Promessa”.
Ho provato particolare emozione e gioia nel vedere questi laici di varia età, alcune giovani coppie con figli di pochi mesi, vivere tre giornate di spiritualità con particolare impegno ed interesse.
Momenti di intensa preghiera, meditazioni e adorazioni si susseguivano durante la giornata con un programma ben definito e la mensa molto gioiosa e fraterna dava un tono tutto familiare e fraterno, in un clima sereno e semplice.
Dopo l’approvazione della bozza di statuto realizzata nell’ultimo Capitolo Generale, il gruppo che, da diversi anni aveva iniziato un cammino di formazione, ha preso maggiore consistenza e fisionomia. Ha periodicamente continuato ad approfondire la spiritualità eucaristica, alla luce del carisma donato da Dio a Raffaello delle Nocche.
Ma cosa è l’Associazione Laici D. G. E. ?
L’Articolo 1° dello Statuto recita così:
Filiazione dell’Istituto DGE vuole essere l’Associazione Laici composta da donne, uomini, adulti e giovani, celibi e sposati, che scelgono di condividere la spiritualità dell’Istituto quale essa è definita nelle Costituzioni delle Suore Discepole e sviluppata nelle opere del Fondatore. Tale spiritualità fa riconoscere “discepoli” di Gesù Eucarestia “dalla capacità di incarnare il comandamento dell’amore e il gesto di servizio compiuto da Gesù nell’ultima cena”
L’Art.2
I membri dell’Associazione si propongono di vivere il carisma del Servo di Dio Raffaello Delle Nocche, per esprimerlo in testimonianza di vita in modo che l’Eucarestia appaia in tutta la sua luce centro , fonte e culmine della missione cristiana nei luoghi dove essi vivono.
Gli Associati si sono impegnati a conoscere ed attuare la
- La Parola di Dio
- La Liturgia
- La dottrina eucaristica
- Gli scritti del Fondatore Raffaello Delle Nocche
Commovente è la formula della promessa, che i membri dell’Associazione pronunciano.
“ O SS. ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito santo, io ….ti sono profondamente grato \a per avermi chiamato \ a, nella condizione laicale, a vivere la spiritualità eucaristica, da te ispirata a Raffaello Delle Nocche, tuo servo fedele.
Questa spiritualità Egli l’ha vissuta e trasmessa con grande amore alla Famiglia religiosa della Suore Discepole di Gesù Eucaristico, da lui fondata.
Con piena libertà e vera consapevolezza, sostenuta \ o dalla tua grazia, intendo, oggi ,assumere l’impegno di vivere e di testimoniare nella mia famiglia, nella parrocchia, nel mio campo di lavoro, nella società, lo spirito:
- di adorazione di Gesù vivente nella SS .ma Eucarestia;
- di riparazione delle offese che Egli riceve nel Sacramento del suo amore e
- di preghiera costante al Padrone della Messe perché arricchisca la Chiesa di numerose vocazioni sacerdotali e religiose (per un anno)
Mi adopererò con tutte le forze perché il Maestro Eucaristico sia modello ispiratore della mia vita e della mia missione secondo le norme previste dallo Statuto per i Laici dell’Istituto.
Vergine SS. ma Addolorata, mi affido a te, perché nella tua bontà materna voglia guidare, accompagnare e sostenere questo mio proposito nel quotidiano e possa così giovare al Corpo mistico di Cristo, la Chiesa.
La Madre Giuseppina e la Madre Aurea che hanno accompagnato nel cammino di formazione questi laici sono sempre state molto vicine non solo con la preghiera ma con la guida saggia ed opportuna perché il carisma venisse assimilato nella forma più completa.
Ecco quanto una delle associate scrive alla Madre Giuseppina:
“ Carissima Madre, le scrivo queste mie riflessioni, frutto del cammino fatto da associata laica alle DGE. Desidero di essere guidata sempre più all’incontro con Gesù. A dire il vero questo incontro, fino a qualche tempo fa mi sembrava che si dovesse attuare in un tempo futuro, mentre oggi posso dire che è un incontro che si attualizza ogni giorno. Tutto ciò l’ho capito quando ho posto al centro della mia vita Gesù, Parola e Eucarestia. Mi metto all’ascolto della Parola di Dio, ed ho sperimentato che è un esercizio spirituale che allena l’anima alla scoperta dell’Amore di Dio verso tutti, che irrobustisce la Fede; la Parola mi permette di attuare nel concreto quello che Gesù vuole da me.
Grazie anche alla lettura di “Un pensiero al giorno” scopro l’animo del Fondatore, la sua spiritualità. Egli fu umilissimo e perpetuo adoratore che, nella sua lunga giornata terrena, costantemente e fedelmente ordinata nella luce di Dio, non solo seppe dare all’adorazione la parte migliore, ma seppe vivificare di tale spirito soprannaturale le molteplici attività apostoliche, le svariate relazioni sociali e fin le minime, insignificanti azioni, da trasformare in adorazione, ogni istante della sua vita ed irradiare Dio in chi, anche per la prima volta, l’avvicinava.
Così volle le sue Discepole: chiamate per loro fine speciale, ad essere adoratrici e riparatrici; esse attingono lo spirito eucaristico nell’ora quotidiana di adorazione, privilegio della loro vocazione, ricordando che” in Dio viviamo, ci muoviamo e siamo”, trasformando in adorazione ogni attimo della loro vita.
Così le Discepole vogliono che noi, laici e non, e che tutte le famiglie trasformino la loro vita in Eucarestia. Posso dire che l’Eucarestia e l’adorazione mi permettono di riempire ogni giorno la mia sete di conoscere il Signore Dio e di pormi sempre alla sua presenza con umiltà e carità in modo che Lui si possa far conoscere.
La ringrazio di cuore per questo dono che mi ha fatto nell’aggregarmi alla Congregazione come laica DGE e di farmi dono di tante giornate di spiritualità. Con queste premesse e nella gioia di vivere intensamente il mistero eucaristico, sono pronta a rinnovare la mia promessa per il terzo anno.
La lettera esprime la gioia dell’appartenenza e non ha bisogno di commento.
Siamo invitate a cogliere “i segni dei tempi” e ce lo suggerisce Papa Benedetto XVI° che nella famosa udienza generale del 17 novembre 2010, con cui chiudemmo l’anno dedicato a Raffaello Delle Nocche, durante la catechesi tutta eucaristica, disse: “ Vorrei affermare con gioia che oggi nella Chiesa c’è una “primavera eucaristica”: quante persone sostano silenziose dinnanzi al Tabernacolo, per intrattenersi in colloquio d’amore con Gesù! E’ consolante sapere che non pochi gruppi hanno riscoperto la bellezza di pregare in adorazione davanti al SS.mo Sacramento.”
Il Venerabile Giovanni Paolo II nella Enciclica “Ecclesia de Eucharistia” constatava che l’adorazione al SS:mo Sacramento diventa sorgente di santità.
La Famiglia delle Discepole deve sentirsi tutta impegnata in uno slancio di nuova vitalità nell’apostolato eucaristico, e soprattutto a vivere lo spirito di adorazione e riparazione per cui è nata nella Chiesa.
Questa nostra vita eucaristica certamente contagerà tante persone , e i tanti laici con i quali ogni giorno siamo a contatto, si sentiranno coinvolti a vivere il nostro carisma.
Il nostro Padre Fondatore parla di Associati adoratori già all’inizio della fondazione e Sr . Laura curava la loro formazione ed escogitava tanti mezzi per estendere la rete degli adoratori.
La vitalità e la freschezza di un Carisma dipendono dalla capacità di trasmetterlo a tanti, di farlo vivere a molti, esso non può essere statico. Mentre con profonda gioia constatiamo che i Tabernacoli vanno crescendo nelle terre oltre oceano e che tante giovani sentono il fascino della chiamata, non dimentichiamo che tante famiglie, tante coppie giovani, tante persone hanno bisogno di essere aiutate a scoprire la bellezza e la forza trasformante dell’Eucarestia.
Nell’anno dedicato al nostro Fondatore abbiamo lanciato un appello per una preghiera unanime davanti all’Eucarestia, non spegniamo questa fiamma, continuiamo a pregare perché sia annoverato fra i santi, ma facciamo conoscere la sua spiritualità tutta eucaristica e mariana ai tanti fratelli nella fede.
Magister adest!
Suor Flora Pinto
PASQUA 2019
ALBA DI RESURREZIONE
Ogni anno riviviamo il grande Mistero della morte e resurrezione del nostro Signore Gesù, in unità con il Padre e lo Spirito Santo e se penetriamo nel cuore della nostra umanità ci accorgiamo che questo mistero si rinnova attorno a noi e in noi.
Ripensiamo alle parole pronunciate da Papa Francesco al termine della via Crucis al Colosseo: Signore Gesù, aiutaci a vedere nella Tua Croce tutte le croci del mondo:…la croce dell’umanità che vaga nel buio dell’incertezza e nell’oscurità della cultura del momentaneo… la croce dei tuoi figli che, credendo in Te e cercando di vivere secondo la Tua parola,…la croce della Tua Chiesa che, fedele al Tuo Vangelo, fatica a portare il Tuo amore perfino tra gli stessi battezzati… Signore Gesù, ravviva in noi la speranza della Risurrezione e della Tua definitiva vittoria contro ogni male e ogni morte.
Il Cristianesimo è un camminare sulle orme del Nostro Signore Gesù, orme talvolta dolorose, talvolta gioiose e ciò per tutta la nostra vita terrena … fino alla soglia dell’eternità…ma qui la pietra della sfiducia sembra ostruire la speranza: si fa spazio l’idea che tutto va male e che con la morte ogni cosa finisce lì, senza speranza di uscirne viva.
Oggi la comunità di Potenza scopre, in particolare che il cammino di morte e resurrezione, non è vano, che non sbatte davanti a una pietra tombale, ce lo assicura una frase del Vangelo che scuote le donne e cambia la storia: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5);
Oggi, Enzo, membro dell’Associazione D.G.E.,dal cielo con il suo semplice sorriso ci dice: Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Io sono con Cristo Risorto perché in Lui ho creduto fermamente. Il Signore non abita nella rassegnazione. È risorto, non è lì; non cercarlo dove non lo troverai mai: non è Dio dei morti, ma dei viventi (cfr Mt 22,32). Non seppellire la speranza!
Questa è stata la vita di Enzo, uno dei primi laici, qui a Potenza che con Elisa ha accolto la chiamata di Aggregati nell’Associazione Laici DGE del nostro carisma eucaristico. Un uomo semplice, sorridente, sempre puntuale all’Adorazione del giovedì e poi del martedì…. che con la sua voce carnosa si immergeva nella preghiera, testimoniando nella sua famiglia e nella sua città la bellezza dell’Eucaristia.
Nel novembre 2008, a conclusione degli esercizi spirituali guidati da Padre Pedro Nunez, i primi 19 laici di Potenza e Napoli hanno pronunciato la promessa di adesione all’Associazione e successivamente, con la guida della Madre Generale Suor Maria Giuseppina Leo e Suore Discepole Responsabili delle Comunità di riferimento dei gruppi, si è svolta la prima Assemblea Generale e l’elezione del primo Consiglio Direttivo della Associazione.
Il 31 marzo 2015 è stato promulgato con Decreto della Madre Generale Suor Maria Giuseppina Leo lo Statuto dell’Associazione dei Laici DGE. Anche Enzo con Elisa aveva pronunciata la sua Promessa scegliendo di condividere la spiritualità dell’Istituto quale essa è definita nelle Costituzioni delle Suore Discepole e sviluppata nelle opere del Fondatore. Tale spiritualità fa riconoscere “discepoli” di Gesù Eucarestia “dalla capacità di incarnare il comandamento dell’amore e il gesto di servizio compiuto da Gesù nell’ultima cena”.
Così l’ha descritto Luciana del gruppo dei laici:
“Caro Enzo, te ne sei andato lasciando nei nostri cuori un vuoto immenso. Ti ricorderemo come meriti, immaginandoti in un giardino fiorito, sorridente e sereno. Amavi tutti, avevi rispetto di chi ti stava vicino. Regalavi affetto, calore, pace. La famiglia, la NOSTRA GRANDE FAMIGLIA: le tue gioie immense: Regalavi il tuo sorriso, quel sorriso di cui avremmo bisogno. Ora sei diventato un ANGELO, una stella che brilla nel cielo per illuminare il cammino di chiunque. Eri l’immagine di un amico che tutti desiderano. Ognuno di noi ha fatto tesoro dei tuoi consigli ricavandone frutti. Della vita eri soddisfatto. Mai sei apparso pensieroso. Le tue parole volevano essere messaggio di pace, di coraggio ad affrontare la vita. La tua memoria, Enzo, vivrà eternamente in noi… perché nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta. L’amore che ci hai dato non è morto con te: vive nel nostro cuore, nella nostra coscienza, nel nostro ricordo e ti assicuro CARO AMICO, la fede che mantiene uniti quelli che la morte separa ci fa percepire e godere della tua presenza. La tua pace si posi nei nostri cuori e sostenga il nostro impegno nel donare e vivere la pace. Ora che sei vicino al SIGNORE, intercedi presso di Lui per noi, perché anche noi possiamo essere Angeli di pace per tutte le persone che incontreremo, come lo sei stato tu. Sii per ognuno di noi, di nome e di fatto, la luce che illumini il nostro cammino per raggiungere la meta dove tu ora abiti. Il tuo ricordo per noi è la certezza che la morte non è la fine, ma il raggiungimento del fine. GRAZIE DA TUTTI NOI.
Era assiduo ai suoi incontri anche se talvolta si trovava solo come uomo tra le donne. Amava fermarsi talvolta nella nostra sala di ricreazione con le sue battute semplici ma piene di affetto.
Il cammino delle donne al sepolcro, è anche il nostro cammino; assomiglia al cammino della salvezza, che abbiamo ripercorso in questo periodo. In esso sembra che tutto vada a infrangersi contro una pietra: la bellezza della creazione contro il dramma del peccato; la liberazione dalla schiavitù contro l’infedeltà all’Alleanza; le promesse dei profeti contro la triste indifferenza del popolo. Così pure nella storia della Chiesa e nella storia di ciascuno di noi: sembra che i passi compiuti non giungano mai alla meta. Illuminati dalla luce della Pasqua, portiamo il profumo di Cristo Risorto del nostro fratello Enzo nella nostra solitudine, nella miseria, nel dolore di tanti nostri fratelli, ribaltando la pietra dell’indifferenza.
Il Risorto, che ha spalancato le porte del sepolcro, apra i nostri cuori alle necessità dei bisognosi, degli indifesi, dei poveri, di chi bussa alla nostra porta in cerca di pane, del riconoscimento della sua dignità. Illuminati dal Cristo Risorto intercediamo presso la Madre Addolorata affinché la testimonianza di Enzo sia seguita da altri Laici per il trionfo dell’Eucaristia. Cristo vive! Egli è speranza e giovinezza per ognuno di noi e per il mondo intero.
Suor Maria Celeste
Pasqua 2019